Non era la notte quella visibile dalla cupola di artiglass sopra la testa di Mekx. Era il cielo visibile per tutte le 43,78 ore che il pianeta impiegava a compiere il giro attorno al suo sole. L'assenza di atmosfera giocava a favore del ragazzo che, trattenendo il respiro, si riparava dalla vista di chiunque abitasse quello stabilimento di massima sicurezza.
Privandosi del riparo fornito dalla cassa dietro cui stava poté sporgersi e vedere cosa si frapponeva tra lui e il suo obiettivo: un paio di guardie apparentemente disarmate gironzolavano per la stanza aggirando il materiale sparso al suo interno mentre innumerevoli semi-globi rossi aderivano alle pareti come occhi in attesa di scorgere una preda.
Mekx sarebbe stata proprio quella preda se avesse fatto un solo passo falso. Sperava con tutto se stesso che i suoi compagni avessero portato a termine i loro compiti in quanto il tempo stava per scadere.
Sul suo polso presero a lampeggiare delle luci. Il comunicatore della tuta stava segnalando l'inizio della fase finale dell'operazione.
Era ora di uscire allo scoperto e spaccare qualche culo.
Interessante! Aspetto il seguito :)
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