Non vedeva un altro essere umano oltre al fratello da quando, in tutta fretta, aveva lasciato la Terra a bordo della Seeker. Aveva quasi perso la speranza di trovarne altri. Temeva fossero stati spazzati via tutti dai Nebrikt durante il loro attacco. Ora invece, a quanto pareva, ce n'era un altro nella stiva di carico. Una femmina a quanto dicevano i sistemi.
Sarebbe corso subito ad accertarsene personalmente se non fosse che la situazione, là fuori, stava peggiorando.
« I nuovi arrivati hanno bisogno di cure mediche, Thella? »
« I sistemi indicano che sono privi di sensi ma stabili. Non c'è pericolo. »
« Allora daremo loro il benvenuto più tardi. Sigillate la stiva finché non ci saremo scollati da questa situazione. »
Era ormai un'ora che la nave non si muoveva più e, apparentemente, la causa era la nube che li aveva avvolti. Una nube impossibile in quanto il planetoide non aveva atmosfera.
« Che cosa stiamo affrontando? Sembra sia un sistema di difesa della base, anche se nei nostri studi non era saltato fuori. Voglio una lettura di livello 10 della struttura di questa nube, Ponkyia. »
« In corso, signore. » rispose il responsabile scientifico della plancia: un alieno robusto, con mascella squadrata e tempie belle larghe. Aveva una pelle rossastra e occhi grandi e gialli come quelli dei gatti. « La conformazione atomica è molto simile a quella di una nebulosa. Rilevo però anche un'alta percentuale di zarkyon. »
« Zarkyon? In una nebulosa mi suona strano. Come è leg- »
Arden non fece a tempo a finire la frase che uno scossone fece tremare l'intero scafo della nave.
« La nube sta penetrando in delle microfessure dello scafo. Sembra stiano cercando una via di entrata. »
Era chiaro che non c'era più tempo per la curiosità scientifica. Bisognava filarsela.
« Se portassimo i motori al massimo riusciremmo a rompere la morsa che ci trattiene? »
Un'altra scossa.
« Se ne avessimo l'energia riusciremmo solo a sovraccaricarli e a rischiare un'esplosione mortale. » fu Thella a rispondere.
Un'altra ancora.
« Se invece liberassimo del ribillio facendolo esplodere, potremmo sfruttare l'onda d'urto? » chiese ancora il capitano.
« Solo se sopravvivessimo all'incandescente nube di fuoco creata dall'incendiarsi della nebulosa. » rispose prontamente Ponkyia scambiando un'occhiata compiaciuta alla collega morinyana Thella.
Una scossa più forte.
« Signore rilevo qualcosa. Ogni qual volta che riceviamo uno scossone rilevo una minima attività elettrica all'interno della nube. »
« Che tipo di attività? »
« Degli impulsi attraversano le particelle zarkyon come se fosse... come fossero sinapsi. »
« Impulsi neuronali! Oddio... » un'illuminazione colse Arden alla sprovvista. « questo non è un sistema di difesa Nebrikt, questi sono i Nebrikt in persona.... o in nube.... qualsiasi cosa siano! »
« Siamo spacciati signore? »
Arden rimase in silenzio per un attimo, pensoso.
« No. Siamo fortunati. I nostri nemici ci stanno sottovalutando. Sapete cosa si faceva molti anni fa sulla Terra per scombussolare un sistema neuronale come il cervello umano? »
« Non ne ho mai sentito parlare, capitano. » rispose Thella.
« Si chiamava elettroshock. Signori, utilizzare tutta l'energia disponibile per elettrificare lo scafo. Facciamogli vedere cosa vuol dire prendere la scossa! »
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